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Un po' di storia...

Il Palio Sestese nasce nel 2011 per volere dell'Amministrazione Comunale che lo colloca, per la prima volta, nell’ambito delle manifestazioni in occasione della nomina di Sesto Calende a Città, avvenuta il 28 aprile 2011, con decreto presidenziale firmato da Giorgio Napolitano. È una competizione tra i rioni di Sesto Calende, che si contendono un prestigioso palio gareggiando, a bordo di barconi denominati dragon boat, sulle acque del Ticino in un tratto suggestivo e panoramico.

Partecipando alla manifestazione, proposta e ideata dall’allora Vice Sindaco Giovanni Buzzi con la collaborazione del Consigliere Comunale Simone Pintori, i Sestesi riscoprono il fiume che tanto ha dato all’economica locale. Una volta, con l’impiego di barconi chiamati “cagnone” (barche a fondo piatto che misurano 23,5 metri per 4,75 con una portata di 40 tonnellate), si trasportava e si commercializzava ogni tipo di materiale. Gli equipaggi delle “cagnone” erano formati da almeno quattro uomini e a governare il timone era l’uomo più esperto. Dal Lago Maggiore partivano verso Milano: marmi, graniti, beole e pietre da costruzione, calce e carbone, legna, vino, formaggi, pesce e bestiame mentre risalivano: grano, vini, manufatti, tessuti e stoviglie.

La barca tradizionale di Sesto e del Lago Maggiore è invece la “triass”, usata sin dai tempi più remoti per la pesca ed i trasporti, coperta da un telo caratteristico che permette una navigazione confortevole sia con il sole che con la pioggia; persino Garibaldi, scoppiata la II guerra d’Indipendenza contro l’Austria, navigò con i suoi soldati, a bordo di grosse imbarcazioni a remi, sul Ticino fino a Sesto Calende, per ricacciare gli austriaci.

Sulle rive del nostro bel fiume, agli inizi del novecento, nasce anche la SIAI Marchetti, importante industria aeronautica che, con la produzione dei suoi mitici aerei, ha dato lustro a Sesto in tutto il mondo. Dal dopolavoro di questa azienda, fu fondata nel 1920 la “Canottieri Sestese”, una tra le più fiorenti Associazioni Remiere d’Italia, dalla quale, nel 1973, nacque la Polisportiva Circolo Sestese, associazione sportiva che all’epoca radunava più discipline.

 

Questa data sancisce di fatto la costituzione della Società canoistica, attualmente Circolo Sestese Canoa Kayak, tuttora in attività con eccellenti risultati. I Sestesi hanno comunque da sempre imparato a convivere con il “loro” fiume, anche se, con le frequenti alluvioni, sono stati messi più volte alla prova.

Dunque, la vita della città, fin dall’antichità, è stata condizionata e caratterizzata dall’acqua e dal fiume. Gli abitanti sono consapevoli di aver ereditato un incondizionato amore per il fiume, al quale devono la propria esistenza gli antenati. Proprio con il nostro bellissimo Palio sono pronti a far valere la propria tradizione di vogatori sui “dragon boats”, imbarcazioni lunghe e strette, con testa e coda a forma di dragone che vengono sospinte da 20 atleti con pagaie a ritmo di un tamburino, mentre a poppa dirige la barca un timoniere.

            

Il Drappo del Palio

Il Palio che i Rioni di Sesto Calende si contendono durante la manifestazione fu dipinto dal maestro Arsenio De Boni, scomparso il 3 gennaio del 2013, pittore di Sesto Calende molto conosciuto grazie alle sue opere e al suo Laboratorio di Arti figurative che fondò nel 1979 e che tutt’ora ospita coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della pittura. Il suo intento fu sempre quello di stimolare la creatività e la libertà di espressione dei suoi allievi. Classe 1921, De Boni ha sempre ricercato la bellezza nei suoi quadri, principalmente realizzati ad olio con rappresentazioni figurative della quotidianità del Lago Maggiore: Arona, Angera e Sesto.

          

            

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